Uno scialle per l’Afghanistan

Sostenere è la mia prima regola

Sarà perché ho vissuto dei grossi momenti di disagio, sarà perché so cosa significa vedere il tuo mondo crollarti addosso e sentirlo stretto, sarà perché ho visto la dignità delle persone cadere sotto i colpi della natura, ma eventi come quelli che stanno accadendo ora in Afganistan mi toccano il cuore. Non sono qui a parlare di politica, non mi interessa e neanche ne sono capace, ma sono qui per riflettere, con te, su cosa significa trovarsi in difficoltà. Quando accadono cose del genere, tutti vorrebbero aiutare, tutti ne sanno una più del diavolo, ma la realtà è fatta di situazioni che conosci solo se le vivi direttamente. Per questo ho cercato un’associazione che tutela i diritti umani già da anni ed ho affidato il mio lavoro a loro: Pangea onuls. Se non la conosci, ti lascio il link per andarla a vedere: https://pangeaonlus.org/

Asta di beneficienza

Nel web, in questi giorni, sono nate tante iniziative di aiuto. Io, nel mio piccolo, ho detto la mia. Ho pensato che so parlare al mondo solo attraverso il filo. Quindi, ho voluto fare uno scialle. L’ho fatto azzurro, come l’augurio per un futuro migliore,e bianco, come il colore della libertà. L’ ho intrecciato alla velocità della luce, mettendoci impegno e raccontandolo in ogni sua fase di lavorazione. Poi l’ho messo a disposizione per un’asta di beneficienza: ognuno poteva fare un’offerta. La più alta avrebbe vinto.

Alla fine è andata così

Lo scialle se lo è aggiudicato una cara ragazza di Cagliari. Lei, ha fatto l’offerta più alta e si è subito data da fare per fare il versamento alla fondazione.
Io sono rimasta davvero soddisfatta di ciò che abbiamo fatto insieme. È stato il primo lavoro di gruppo di questa nuova famiglia nuà.

Siamo state proprio brave, bisogna dirlo, ed io, non posso fare altro che esservene grata.
Monia