storie di scelte consapevoli

È tempo di cambiare, di non comprare solo per il gusto di farlo, per appagare il nostro senso di volere . È tempo di fare scelte consapevoli e personali che parlano di te e del tuo modo di vedere le cose.
E’ per questo motivo che sta tornando, per fortuna, in auge il prodotto fatto a mano.
Un prodotto artigianale costa di più
Devo ammettere che spesso l’ho detto anche io. Se consideri la vita è fatta di compromessi, valutazioni e conti che devono tornare.
Quando ho cominciato a fare sul serio, però, ho iniziato a fare le pulci a questo mondo ed ho trovato molti spunti di riflessione.
Partiamo dal presupposto che quando compri un prodotto fatto a mano hai sempre grandi aspettative: dall‘artigiano vai perché hai bisogno di qualcosa di particolare o vuoi qualcosa che non trovi: quindi, di conseguenza, ti aspetti già che sia qualcosa di strabiliante.
Per un qualche motivo però, al momento dell’acquisto, ci sono sempre problemi e trattative e spesso l’artigiano è costretto a scendere a patti con il compratore.
Quindi ho voluto capire bene le necessità e le caratteristiche di entrambe le parti per dare una risposta corretta a questa domanda.
Dalla parte di chi compra

Acquisto anche io prodotti artigianali e lo faccio già da un po’. In genere non acquisto mai perché mi innamoro e basta, ma seguo la persona, i valori, cerco dettagli e poi scelgo il prodotto che più risponde alle mie esigenze. Quando poi mi arriva e lo metto, allora voglio che duri, seguo le istruzioni che mi fornisce il venditore per la gestione del prodotto perché so che in genere sono prodotti delicati.
La collana che vedi qui è un gioiello in carta realizzato completamente a mano da Barbara di Collacartacreo. È un acquisto recente ed è stato un grande acquisto: la collana è leggera e pratica, elegante e spiritosa al tempo stesso, piena di dettagli ed è realizzata in modo egregio. Ho dovuto attendere i tempi giusti per la produzione e quelli della spedizione e ne è valsa la pena.
Oggi porto la mia collana addosso e sono sicura di avere un prodotto non comune, unico e speciale, che parla del mio modo di vivere la moda.

Qualche volta capita che mi innamoro di un brand, della sua filosofia: allora torno regolarmente ad acquistare ogni volta che ne ho bisogno. È il caso di Giulia inbold . Con Giulia ho un rapporto speciale: lei mi ha creato il logo e qualche pattern per le stoffe e le carte. La seguo da sempre perché amo la sua schiettezza e la sua grande professionalità.
Nella sua semplicità riesce sempre ad essere speciale, il suo stile è unico e riconoscibile.
Così ogni anno mi regalo un prodotto della sua collezione di cartoleria. Ce ne sono tante in giro, ma la sua è quella che sento nel cuore.
Quest’anno mi sono regalata un’agenda da borsa e un piccolo planning per organizzare il mio tempo: ho già un bullet journal nel quale organizzo tempo e lavoro ma quello è uno strumento più intimo, semplice. Io volevo qualcosa da portarmi dietro e che parlasse del mio mondo anche quando sono fuori, nella vita comune.

Ho fatto anche un altro grande acquisto recentemente: mi sono regalata alcuni capi della nuova collezione di Rifò
Ho acquistato una maglia da uomo ( che era un regalo per una persona speciale), una mantella e una maglia in denim rigenerato.
Rifò è un’azienda che fa moda circolare rigenerando fibre e creando capi nuovi da materiali di recupero. Una bella storia artigiana che mi affascina già da un po’.
Qui i tempi di attesa sono stati lunghissimi ma devo dire che quando è arrivato il prodotto ho 8strabuzzato gli occhi perché sono delle vere chiccherie.
Cosa ci ho guardagnato da questa esperienza?
La prima cosa sulla quale ho riflettuto è che per fare una moda consapevole c’è bisogno di tempi lunghi che rispettano quelli delle lavorazioni. Potrebbe essere un problema se ti serve un regalo dell’ultimo minuto ma se ci pensi per tempo il problema è risolto.
La seconda cosa è che fare acquisti consapevoli mi fa stare bene: mi sento di avere con me sempre un prodotto speciale che racconta la mia personalità e la mia ideologia etica della moda.
Quindi alla fine dell’esame, da compratore, quando compro un prodotto artigianale, lo faccio perché voglio qualcosa di speciale, fatto mano, particolare che parli del mio stile e che dia carattere al mio mondo. Ma cerco anche serietà, accoglienza ed ascolto. In una parola: TEMPO.
Dal punto di vista dell’artigiano

Un artigiano vuole creare, diciamola com’è.
Ha dentro di sè una vocina che gli sussurra di sperimentare, provare, cambiare ed ha sete di leggere la vita a modo suo.
In genere è una persona solitaria, gentile, un po’ introversa che si chiude nel suo mondo per poi esplodere attraverso i suoi prodotti.
In ogni cosa che vende c’è la sua anima, il suo tempo, le sue prove e le sue ricerche.
C’è anche la spesa per le materie prime, che non sono mai in sconto.
Infatti comprare piccole quantità comporta prezzi più alti ma questo garantisce all’artigiano di non avere inutili scorte di magazzino.
Inoltre un’artigiano le compra sempre buone perché sa che se risparmia, il prodotto che ne esce fuori non regge e lui non vende.
C’è anche la spesa per il packaging: quello artigianale non è mai banale e sai perché?
Perché ti deve raccontare quel prodotto: è fatto con cura, amore, con materiali di recupero o con materiali preziosi perché quello che deve arrivare a te, è che quello che hai comprato non è semplicemente una cosa, ma il frutto di un lavoro nato dall’ascolto e dalla professionalità.
Per chi poi è un’artigiano digitale bisogna poi aggiungere tutte le spese di formazione e gestione degli account e le famigerate spese di spedizione.
Sospettate chi non le fa pagare, perché vuol dire che le ha spalmate all’interno del prodotto.
Le spese di spedizione ci sono e sono un onere per chi compra e per chi vende: spesso, chi vende se ne prende carico di più. Ti dirò di più: credo siano giuste perché con queste spese finanziamo il corriere che si prende cura del nostro prodotto
Infine, e non per importanza, c’è il tempo.
Il fatto a mano è in genere un lavoro di ascolto, di prove, di studio, di progettazione. Difficilmente è solo pura riproduzione. I prodotti non escono mai uguali, sono unici, speciali. Spesso nascono da richieste personalizzate e hanno uno stile speciale.
Quindi, in conclusione, nel prezzo del lavoro artigianale sono incluse tutte queste cose e tante altre ancora.
È giusto pagare di più?

Dipende da quello che scegli di avere.
Se ami acquistare poco e in modo oculato allora si. Obiettivamente i tempi e le spese qualche volta possono essere alte, però, se il prodotto vale, allora va bene.
Se vuoi che i tuoi abiti o accessori parlino di te e del tuo stile allora si che conviene. Un artigiano sa darti sempre qualcosa che altri non hanno.
Se sei un collezionista di storie anche. Spesso mi piace guardare le mie cose e pensare a dove e quando le ho acquistare ed è come fare un viaggio nel tempo.
Per tutto il resto delle situazioni non credo vada bene perché la spesa non sarebbe sostenibile.
Spero che questo articolo possa esserti di aiuto per capire meglio questo mondo: ovviamente ci sono anche tanti altri aspetto che coinvolgono acquirenti e venditori ma io ho voluto fare il punto su questi che credo siano i fondamentali.
Ciao Monia, hai scritto un bellissimo post, visto da entrambe le parti è molto interessante.
Grazie Gloria: ho voluto fare un po’ il punto a questa situazione. Io compro artigiano e vendo artigiano ed ho capito che da ogni parte c’è bisogno di garanzie