
La fine dell’estate, per me, è un momento davvero molto romantico: è un momento di pace.
La luce diventa sempre più dorata, la sera arriva prima e l’aria profuma di diverso: le giornate sono ancora abbastanza calde da permetterti di viaggiare e di godere della natura ma l’atmosfera profuma di nuovo. I ragazzi sono ancora tutti per me, la scuola non è ancora iniziata ed io voglio godere dei loro sorrisi finchè posso.
Erano davvero tante le cose che avrei dovuto fare in questa estate ma lei mi ha imposto lentezza, riflessione, cura.
Non è semplice stare in compagnia di se stessi: la lentezza ti impone di fare i conti con quelle parti della tua anima che non ascolti mai, ti impone riflessione, ti impone dolore. La parte più difficile di questa estate è stata stare da sola, la notte, in camera: era tantissimo tempo che non lo facevo, da quando, di questi tempi qui, la terra ha tremato forte portando rovina e dolore. Questo momento, però, per quanto difficile, mi è servito per convincermi del fatto che ce la posso fare, anzi, che ce l’ho fatta e che sono orgogliosa di me.

Mi sono alzata dal letto solo da qualche giorno ed ho sete di strappare ancora qualche momento a questa stagione.
Così ho voluto fare una cena in spiaggia, di quelle veloci che fai senza pensarci troppo.
Siamo arrivati che era quasi sera, l’acqua era una favola…calda, lenta, vuota.
Mio figlio ne ha approfittato per rubare ancora un’altro bagno alle vacanze e per godere di tutta quella pace.
Io ho steso un telo a terra: avevo portato le mie lanterne e ci ho messo dentro le candele.
Ci siamo messi li, a guardarlo questo mare solitario e maestoso che con il suo respiro calmava anche i nostri animi. Per un attimo ho pensato che non fosse mai accaduto nulla.
Quanta bellezza!!!
C’erano anche dei pescatori che cercavano di prendere qualcosa li in riva, ma in cuor loro, sapevano già che i retini si sarebbero riempiti solo delle luci del tramonto.

In quelle due ore che siamo stati li, in riva, spesso, ho notato che stavamo tutti rivolti al mare, in silenzio, ad ascoltarlo ed è stato bellissimo. Forse era il regalo di cui avevo bisogno.
Ora arriva settembre con il suo profumo di vigne e scuola e anche questa estate se ne va ma ora sono pronta a godermi il mio amato autunno.
C’è ancora qualche bella giornata estiva in arrivo e l’autunno fa solo un po’ “capolino”,
Perlomeno io lo spero tanto!!!!!!
Un abbraccio forte donna!!!
Hai ragione Maria Pia, ancora possono fare qualcosa ma io ormai con la testa sono all’autunno che è la mia stagione preferita. Ti ringrazio tanto